La storia è ambientata a Tokyo nel 1925, verso la fine dell'Era Taishou (1912-1926), in un Giappone tanto lanciato verso la modernità quanto legato alle sue antiche tradizioni. Koume Suzukawa è una normale ragazza di 14 anni che frequenta una scuola femminile molto severa. Come tante altre sue pari, sogna una vita più moderna, con genitori più permissivi, con regole meno rigide e con tanti stupendi vestiti occidentali; in particolare sogna di poter lasciare il retrivo kimono e andare a scuola con l’agognata divisa alla marinara, più comoda e alla moda. Peccato però che la vita di una ragazza nell’Era Taishou non sia così facile. Nonostante la sua famiglia gestisca un moderno ristorante di cucina occidentale e sia benestante, suo padre è un gran retrogrado ancora legato alle vecchie tradizioni che puntualmente fa cadere dalle nuvole la povera Koume. La sua vita quotidiana di adolescente all’improvviso prende una piega diversa quando una sua compagna di classe, Akiko Ogasawara, una ragazza di ricca famiglia, le chiede di aiutarla a compiere un’impresa decisamente folle: mettere insieme una squadra di baseball composta unicamente da femmine e giocare contro i maschi. Probabilmente a voi non parrebbe una proposta così assurda se non fosse per il fatto che, all’epoca, vedere delle ragazze, soprattutto di buona famiglia, giocare a baseball, un gioco riservato esclusivamente agli uomini per la sua brutalità, era una cosa a dir poco scandalosa. La scelta di Akiko è però spinta da una buona ragione: durante un ricevimento di gala, il suo fidanzato le disse in faccia che le donne non dovrebbero emanciparsi, ma stare al loro posto a badare alla casa e ai figli e questo, neanche a dirlo, la offese parecchio. Guarda caso questo ragazzo gioca in una squadra di baseball, la più forte tra quelle delle scuole di Tokyo, e Akiko è determinata a mostrargli che anche il gentil sesso sa dire la sua sfidandolo e umiliandolo con le sue stesse armi. Altre ragazze si uniranno alla squadra, ognuna con le proprie ragioni, i propri pregi, i propri difetti, le proprie paure e propri sogni, ma tutte unite da una sola speranza: riuscire a mostrare ai maschi che loro non sono da meno di loro. Inizia così l’avventura delle nostre protagoniste; senza alcuna esperienza e senza alcun equipaggiamento si troveranno ad affrontare non solo avversari più grandi, più preparati e fisicamente più forti, ma spesso anche una società maschilista, chiusa, ignorante e ipocrita. Una sfida per il recupero della dignità che porterà passo passo ognuna di loro alla maturità. Riusciranno le nostre eroine a darle di santa ragione ai maschi?